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Così lontani, così vicini

Mauro Mazziero ed Alberto Nemo

Intervista integrale Claudio Strinati.

Mauro Mazziero dedica una parte molto significativa della sua attività di pittore e disegnatore a illustrare gli album musicali di Alberto Nemo, cantante e compositore di valore nella musica italiana dei nostri anni.

È un punto di incontro tra percorsi creativi affini eppure diversissimi, un’esperienza singolare nel panorama artistico del nostro Paese in questi ultimi tempi.

Le illustrazioni di Mazziero per vari album, recenti e recentissimi, di Alberto Nemo sono condotte ad acquerello, per lo più su carta di riso e sono improntate a estrema delicatezza e garbo della presentazione delle immagini, talora vivida e raffinatissima, talaltra morbida e come sfumata.

Forse il più suggestivo è il ciclo di acquerelli dedicato a Giostre, un cd del 2020 dove Nemo spazia su una vastissima gamma espressiva che annovera autentiche gemme come l’esilarante e dolcissimo brano La tramontana, piccolo capolavoro di stralunato e minimalistico criptocitazionismo, o come il bellissimo L’era che non c’è dove la prodigiosa e quasi ipnotica qualità medianica della voce di Alberto Nemo funge da supporto di spettrali e nobili evocazioni promananti da una specie di fiabesco oriente bizantino sfociante nel melisma gregoriano e da quello in un pop lento e seducente.

«Due» il primo concerto live per un solo spettatore alla volta

Guarda il video

Concerto per Due

di Alberto Nemo

Dopo “Il Manifesto della Musica essenziale” nasce “Due”, il primo concerto nemizzato che vede Alberto Nemo esibirsi di fronte ad un unico spettatore. Dagli spettacoli tradizionali si è passati nel contemporaneo alla dimensione dilatata e bulimica degli eventi negli stadi in cui lo spettatore è un anonimo punto della marea umana, il suo viso è invisibile e l’identità irriconoscibile. Si giunge ora alla sua completa rivalutazione riconoscendone finalmente l’importanza e il valore di fruitore dell’opera d’arte, il suo posto è al centro dello spazio insieme all’artista. L’ascoltatore diviene il fine riconosciuto e fondante cui l’artista si rivolge in modo univoco e personale, un incontro unico.

Gli avvenimenti di questi mesi hanno dato una ulteriore spinta per un ritorno al valore irrinunciabile dell’individuo. La pandemia e il distanziamento sociale hanno mostrato la fragilità delle conquiste civili e la drammaticità di una scelta che vede inevitabilmente venire meno uno di questi valori: la salute o la libertà di incontrarsi. Un artista come Alberto Nemo, da sempre attento al valore dell’opera ma anche all’importanza della sua giusta fruizione da parte dello spettatore, non poteva restare immobile davanti all’ineluttabilità dei fatti. È necessario che l’artista si incontri con i suo pubblico e, parimenti, è importante che nessuno sia un pericolo per l’altro, né tantomeno che ci sia uno spazio troppo vasto che determini una visione e un ascolto condizionati dalla distanza. Ecco formarsi l’idea di un incontro forte e colmo di tutti quegli elementi che lo caratterizzano: l’emozione, lo scambio di energia, la reciproca conoscenza diretta attraverso il mezzo privilegiato dell’arte. L’ascolto dello spettatore è elevato anch’esso ad arte e si riconosce a lui un ruolo paritario nella scala dei valori a quello dell’artista che si esibisce. Anche i luoghi scelti per queste esibizioni sono spazi d’arte che oggi rischiano di restare chiusi e deserti perché è sempre più difficile farli vivere nel rispetto delle norme. Alberto parte dal nucleo fondante della civiltà e della cultura, l’incontro di due persone, una portatrice di un messaggio universale mediato dal linguaggio dell’arte, l’altra capace di ascoltare e di restituire, attraverso le sue emozioni, il necessario alimento che rende proficuo un incontro. Tutto questo senza intermediari, l’artista offre la sua opera e lo spettatore al termine può rispondere liberamente a questo dono. L’arte ricomincia da “Due”, da un incontro vero che potrà rifondare la nostra cultura.

Come avviene?

Gli appuntamenti saranno resi noti attraverso i mezzi di comunicazione e saranno gestiti dal Mugellini Festival, promotore dell’operazione. Attraverso il sito del Festival (mugellinifestival.it) sarà possibile prenotare gratuitamente l’unico posto disponibile per ogni singolo evento. Lo spettatore si presenterà all’orario prestabilito e potrà accedere da solo allo spazio che ospiterà il concerto di Alberto Nemo. Tutto avverrà nel pieno rispetto del distanziamento sociale, la distanza tra lo spettatore e l’artista sarà di almeno tre metri.

Bio Alberto Nemo

Alberto Nemo e' un musicista, cantante e produttore italiano.

Musicista, cantante e compositore, Alberto Nemo nasce a Rovigo il 15 Febbraio del 1988.

Il suo percorso artistico ha inizio tra il 2008 e il 2010, periodo nel quale comincia a cantare durante le funzioni religiose.

Dal 2011 al 2015 attraversa l’Europa suonando nelle chiese, nei festival di strada e svolgendo contemporaneamente attività di musicoterapia.

Nel Settembre 2017 pubblica il suo primo album “6x0 Live (Vol.I)” registrato interamente live.

Nel Marzo 2018 esce “6x0”, il secondo album, realizzato completamente con la tecnica del tape-reverse.

Nel Novembre escono il 3 e il 4 disco “Futuro Semplice” e “Dante vs Nemo”, il secondo dei quali in una versione audiobook con delle letture tratte dalla Divina Commedia ad introdurre ogni brano.

Sempre nel 2018 è tra i vincitori di Musicultura con il brano "Ancora", registrato in collaborazione con la musicista inglese Sephine Llo.

Lo stesso anno parte l’Esoteric Tour che lo vede protagonista in diverse città dell’Est Europa con concerti in location esclusive accessibili solo attraverso invito riservato.

Nel Febbraio 2019 pubblica “Tidur”, il 5 album, ispirato dagli studi scientifici sulle frequenze del suono.

Nel Marzo esce anche "Fat(u)o", una raccolta voce e chitarra di brani italiani reinterpretatati e riarrangiati.

Nel Maggio dello stesso anno con il Buskers Tour, torna nuovamente a suonare nelle piazze europee.


Per maggiori informazioni visita il sito www.albertonemo.com

Video Due all'interno della Cappella dei Contadini a Potenza Picena

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Bio Mauro Mazziero

(Recanati, 1966). Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Macerata, con una tesi finale in Restauro, Mauro Mazziero rivela un talento eclettico e versatile: incisore, fotografo, ceramista, pittore ed esperto in tecniche di comunicazione multimediale. Inizia ad amare l’arte fin da adolescente seguendo le lezioni dell’artista Nando Carotti, nativo di Osimo, prosegue la sua formazione sotto la guida di Federico Zeri e successivamente di Wladimiro Tulli, con il quale instaura a partire dagli anni ’90 un profondo legame di amicizia. Mazziero espone in diverse mostre collettive, tra cui: “Premio Marche 1991” ad Ancona, “Intrasparenza ’93”, organizzata a Palazzo Ducale dall’Università di Camerino, “Immaginaria ’94” alla Rinascente di Milano, la “52° Rassegna Internazionale d’Arte G. B. Salvi 2002” a Sassoferrato, “Il Segno nel Tempo 2002 - mostra di xilografia e calcografia nelle Marche dal XV al XX secolo”, tenutasi ad Ascoli Piceno. Del 2005 e del 2008 sono rispettivamente le personali “Giostre”, allestita presso la Pinacoteca Comunale di Macerata, e “Nel Bosco”, presso la Galleria Il Canovaccio di Roma. Nel 2012, Insieme al poeta Piergiorgio Viti, ha realizzato la mostra “Versanti” alla Galleria Terraferma di Macerata. Nel 2014, insieme a Ferdinando Piras, ha partecipato alla mostra di incisioni “Di-Segni” al Museo Civico di Recanati. Le sue incisioni sono presenti nella collezione dell'Albertina Museum di Vienna. È direttore per le arti visive del “Mugellini Festival – rassegna di musica e arte”.